La psicoterapia è un metodo di cura basato sulla relazione con l'altro; compito del terapeuta, nell'ambito della relazione, è quello di cogliere gli aspetti fondamentali della personalità del paziente, non solo per formulare un quadro diagnostico, ma soprattutto per avviare un processo di cura. La psicoterapia è tale se produce un cambiamento, nel senso di migliorare le condizioni psico-fisiche del paziente.

Il paziente, oltre a manifestare dei sintomi, porta con sè la propria storia. Comprendere il nesso tra le vicende della propria vita e le manifestazioni più o meno patologiche che sono in atto significa dare un senso alla sintomatologia e togliersi, quindi, da un destino di malattia.

Ansia, depressione, insonnia, insoddisfazione di sè, alterazioni dell'umore, difficoltà relazionali sono l'espressione di un disagio personale dovuto a <modelli operativi interni> che agiscono a nostra insaputa.

Cogliere questi meccanismi, nel loro attualizzarsi all'interno della relazione terapeutica, è il primo passo per modificarli. La reazione  del terapeuta - diversa da quella che il paziente ha sperimentato nel passato - è volta a consolidare il cambiamento attraverso <un'esperienza emozionale correttiva> intensamente vissuta tra terapeuta e paziente.

Le ricerche e gli studi in ambito neuroscientifico degli ultimi decenni confermano come la sfera cognitiva sia fortemente connessa con quella emotiva e come la psicoterapia induca modificazioni neuronali al pari degli psicofarmaci - a cui poter ricorrere quando le alterazioni neurologiche sono troppo elevate - con il vantaggio, rispetto a questi ultimi, di non avere effetti collaterali e di mantenere una maggiore stabilità nel tempo (assenza o minore entità di ricadute).